Di Michele Creazzola
Lo scrittore Andrea Monda ha presentato il suo nuovo libro “L’America non esiste” presso i locali della libreria Cavallotto di Corso Sicilia a Catania. Nel romanzo tutte le contraddizioni di una terra che vive tra sogno e realtà.
Accompagnato dal suo amico cantautore Franco Battiato, che ha preso parte al discorso, ha spiegato il significato del titolo emblematico dell’opera. “L’America non esiste”, è un titolo evidentemente provocatorio per lo scrittore che vive a New York da quasi vent’anni e che, di quella città, ne conosce vizi e virtù. “L’America è meglio tenerla così, sempre sullo sfondo, una specie di cartolina postale a cui guardare nei momenti di debolezza” scriveva Henry Miller in “Tropico del cancro” citato in epigrafe nel libro di Monda. Dal titolo, dunque, si può evincere tutto ciò che significa America ossia, sogni , aspirazioni, meta di molti italiani in cerca di fortuna e di un avvenire diverso, quell’America di tutti e di nessuno, quell’America come idea astratta di riscatto e di felicità ed è in questo senso che non esiste. Il racconto è ambientato nel 1951, anno in cui Monda non era neanche nato ma, come egli stesso spiega, scelto per affrontare gli argomenti con maggior distacco dagli elementi personali dai quali comunque prende spunto. Il romanzo è la storia di due fratelli Maria e Nicola partiti da un paesino, non precisato, del sud Italia alla volta dell’America dove li attende zio Sabatino, mai conosciuto prima, emigrato lì dove ha fatto fortuna. I due fratelli, rimasti orfani di entrambi i genitori a causa di un incidente stradale, decidono di rifarsi una vita. Le loro personalità si intravedono, nel racconto, già a bordo del transatlantico: romantica, sognatrice, a volte ingenua, fiduciosa nel futuro ma infondo disinteressata alla vita pratica lei, silenzioso ma inquieto, pieno di energia rabbiosa lui. Il nuovo mondo, di cui in Italia avevano sentito parlare, si presenta ai loro occhi davvero sconosciuto. Tutto è così diverso dal loro contesto abituale, la realtà che li circonda è frenetica, molto attiva, è l’America degli anni cinquanta, quelli in cui la nazione iniziava ad essere il centro del mondo, terra di grande rinascita nel dopoguerra e dopo la crisi che la vide interessata. I due giovani si trovano ad agire in questo contesto unque e prendono strade opposte: Maria lavora nel palazzo di Brooklyn dove ha una relazione con Rick, un giovane di buona famiglia contrario al sogno del capitalismo, alla fine della quale si innamora di Nathan giovane attore fallito. Nicola preferisce, invece, una vita al centro della mondanità dunque si aggira nei pressi di Manhattan dove è possibile incontrare gente bene e le personalità più importanti del tempo: da Marilyn Monroe ad Arthur Miller, da Tennessee Williams a Rocky Marciano a Ella Fitzgerald. La vita è come una sfida per lui dove successo e denaro sono al centro cosicché anche le relazioni sentimentali servono a questo scopo, infatti la conoscenza di Morgan, figlia di un importante uomo d’affari, gli permetterà di iniziare un’importante attività da gallerista d’arte. Il romanzo ampiamente raccontato dall’autore, e commentato anche da Battiato, è la rivelazione della doppia faccia dell’America, da lui ben conosciuta, che si rivela attraverso le vicissitudini e i racconti dei protagonisti. Questa storia la si può considerare l’emblema di tante altre storie di vita vera, che hanno caratterizzato non solo l’America ma anche l’Italia degli anni cinquanta e forse ancora oggi, in tempi di crisi, riecheggiano nei sogni di molti italiani. La conferenza ha lasciato entusiasti i molti partecipanti e ha soddisfatto l’autore contento di aver presentato il libro a Catania non solo per l’amicizia che lo lega al cantautore siciliano Franco Battiato ma per le molte analogie che i protagonisti del romanzo possono avere con una terra di forte e migrazione quale la Sicilia.